“Fronte del porto ”: Go Imperia si fonde con Assoporto

15 febbraio 2016 | 11:21
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“Fronte del porto ”: Go Imperia si fonde con Assoporto

Le parole del presidente APPI, Associazione Titolari Posto barca, l’architetto Maria Sorbo

Imperia. Sembra che Go Imperia e l’associazione minoritaria dei titolari di posto barca denominata Assoporto e capeggiata dall’Ammiraglio Zucconi stiano per sottoscrivere un accordo, in forza del quale la prima consentirà benignamente l’utilizzo del posto barca a coloro che se lo sono comprato e strapagato, mentre gli aderenti ad Assoporto in cambio pagheranno gli stratosferici oneri di gestione deliberati dal Comune, però con uno sconto.

Praticamente, pagheranno le vecchie tariffe pattuite con Porto di Imperia S.p.A. ridotte del venti per cento.
 Sembra che Go Imperia stia per inviare ai titolari di posto barca aderenti ad APPI una intimazione a rilasciare il posto barca.

Per il Consiglio Direttivo di APPI il Presidente APPI, l’architetto Maria Sorbo dichiara: “Motivazione?
 Le imbarcazioni ormeggiate sarebbero “abbandonate” e costituirebbero un pericolo per l’incolumità pubblica e l’integrità ambientale in quanto “rifiuti”.


Non si sa se ridere o piangere: allora il Porto è diventato una discarica abusiva di yachts?! Insomma, siamo alle solite.
 Go Imperia, o meglio, il Sindaco, reincarnazione di Napoleone Bonaparte, vuole minacciare i titolari di posto barca per indurli a sottoscrivere un nuovo contratto che preveda che sono lì solo per graziosa concessione del Comune e che preveda, anche, oneri di gestione assolutamente fuori mercato, e comunque ingiustificabili, alla luce delle condizioni del Porto e dei servizi.


C’è chi si arrende, ovviamente, e “passa al nemico”: Assoporto corre, come al solito, in soccorso (economico) della controparte dei titolari di posto barca. 
In questi giorni Zucconi and Friends stanno contattando, per telefono e per email (ma chi gli ha fornito i dati? Ce lo dirà presto la Procura della Repubblica…), gli Associati di APPI per convincerli a passare con loro, spiegando quanto sia bello pagare tanto per non avere in cambio niente.

Insomma, una brillante strategia: da un lato la minaccia di Go Imperia s.r.l. di scacciare i titolari di posto barca e dall’altro il “porta a porta” di Assoporto, diretto a convincerli a firmare contratti – capestro.

Bravi tutti: “manovra a tenaglia”, si chiama.
 Ci sono teste brillanti, dall’altra parte: niente di meno che “il bastone e la carota”, si sono inventati! Ma qui si scherza col fuoco: l’intimazione di rilascio del posto barca che dovesse provenire da Go Imperia s.r.l. non solo sarebbe totalmente viziata e illegittima ma verrebbe prontamente sottoposta all’esame della Procura della Repubblica, perché verifichi se configura calunnia, o abuso d’ufficio, o estorsione, o altra grave ipotesi delittuosa.


Ovviamente, verrebbe impugnata in ogni sede, mentre la sua eventuale esecuzione potrebbe configurare il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. 
Gli illeciti sarebbero imputabili non solo agli autori materiali ma anche ai concorrenti, Assoporto non esclusa e partirebbero le conseguenti richieste risarcitorie.


Signor Sindaco, la smetta di minacciare ma soprattutto non lo faccia fare agli altri per Lei. Risponda, piuttosto, alle quindici domande che Le sono state rivolte tre settimane fa e che Lei ha fatto cadere nel vuoto (rimediando, ad oggi, una pessima figura davanti agli imperiesi). Ci metta la faccia e venga Lei, a parlare con APPI e vedrà che l’accordo, anche economico, si troverà.”